In Italia, come emerso dalla ricerca DESI Index del 2018, il dibattito sul digitale è ancora accesso e legato al se, quando e quanto usare queste tecnologie tra i banchi di scuola piuttosto che al come. Nonostante le iniziative intraprese a livello privato e ministeriale, il cosiddetto digital divide è ancora tutto da colmare. Come rendere dunque il sistema scolastico italiano coerente con i nuovi stili di apprendimento?
A prescindere dalle posizione assunte, è difficile negare il ruolo chiave delle tecnologie nella vita di tutti i giorni, a maggior ragione dal momento in cui lo stesso Consiglio dell'Unione Europea ha inserito la competenza digitale tra quelle di base, al pari del saper leggere e scrivere. Negli ultimi anni, infatti, le tecnologie digitali hanno esercitato un notevole impatto sull'istruzione, sull'educazione e sulle stesse modalità di apprendimento dei nostri figli. Occorre dunque un confronto costante su come allineare, soprattutto in Italia, la scuola ai nuovi metodi di apprendimento, per aiutare gli studenti ad acquisire le digital soft skills di base e per renderli cittadini critici e consapevoli, anche in materia digital.
Tra aspetti positivi e negativi, sono molte le scuole che hanno iniziato a prevedere l'inserimento degli strumenti digitali all'interno delle proprie aule, ma come avviene l'integrazione di questi strumenti? Quali sono i benefici per lo studente? Vediamoli insieme.
- Agevolare l'apprendimento. Come affermato da molteplici studi, il cervello dei bambini, abituati a interagire con il digitale sin da piccoli, cambia la propria struttura e di conseguenza modifica l'approccio alla conoscenza e all'apprendimento: riconoscere questo aspetto e adeguare l'approccio didattico significa agevolare l'apprendimento dello studente e aiutarlo a sentirsi a proprio agio, fornendogli strumenti di cui possiede già una buona conoscenza.
- Maggiore coinvolgimento. Affiancare i tradizionali contenuti educativi a contenuti multimediali significa dare la possibilità agli studenti di approfondire e contestualizzare meglio quanto appreso sui libri di testo: in questo modo si agevola l'apprendimento visivo, la capacità di applicare concetti teorici e la comprensione di quanto appreso. Pensiamo alla storia dell'arte e alle opere sui libri di testo: accedendo a Internet, lo studente potrebbe cercare la stessa fotografia e addentrarsi nei dettagli oppure ruotarci intorno cogliendo l'opera d'arte, ad esempio una scultura, a 360 gradi.
- Apprendere divertendosi. Il device, percepito dal bambino come oggetto legato alla sfera ludica, agevola l'apprendimento grazie alle attività di gamification che rendono l'esperienza dello studente più divertente e coinvolgente oltre a rafforzarne la motivazione allo studio. Attraverso queste attività è infatti possibile agevolare lo studente nello svolgimento dei compiti e nel processo di apprendimento grazie ad attività formative, stimolanti e divertenti.
- Supporto allo studio. Questi dispositivi non solo rappresentano in generale un valido supporto allo studio, ma in caso di disturbi o bisogni speciali di apprendimento, permettono di ridurre le difficoltà degli studenti anche grazie a speciali App progettate appositamente per supportarli nello studio.
- Porre le basi per il futuro. Acquisire sin da subito una buona padronanza di questi strumenti significa preparare gli studenti ad affrontare al meglio il loro futuro lavorativo: linguaggi di programmazione, laboratori di Coding e così via, sono tutte attività che preparano a sfruttarne appieno le potenzialità.
- Apprendimento collaborativo/da remoto. Grazie a questi dispositivi gli studenti possono continuare ad apprendere a casa grazie ai contenuti multimediali e alle nuove metodologie didattiche come la flipped classroom: lo studente studia a casa e discute in classe con il docente, porta avanti il lavoro di gruppo da casa e ottiene feedback immediati. Per gli studenti costretti ad assentarsi spesso da scuola, è possibile accedere alle lezioni anche da remoto.
- Maggiore consapevolezza. Il 97% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni possiede un dispositivo connesso a Internet che utilizza per accedere a giochi e app, navigare sul web, accedere ai social network e fruire contenuti multimediali. Sebbene i ragazzi utilizzino tutti i giorni questi dispositivi, non significa che sappiano utilizzarli in modo consapevole: la scuola dovrebbe aiutarli a sviluppare le capacità di analisi, di critica e di interpretazione delle informazioni oltre a educarli ad un uso consapevole e rispettoso.
- Valorizzazione dello studente. Attraverso l'adozione di strumenti digitali è possibile predisporre percorsi di apprendimento personalizzati basati sulle attitudini personali di ciascuno studente: la scuola non deve uniformare gli studenti, bensì capirli, valorizzarne i talenti, riconoscerne gli stili di apprendimento e aiutarli a superare i punti deboli.
Il digitale offre alla scuola molteplici opportunità per migliorare la partecipazione, il coinvolgimento e l’apprendimento dello studente. Sfruttare le potenzialità di questi strumenti è fondamentale, ma è altrettanto importante non dimenticare l’importanza dei supporti tradizionali: scrivere, disegnare, leggere un libro sono tutte attività che stimolano l’espressività, la memoria e la capacità di concentrazione, motivo per cui è importante trovare la giusta via di mezzo tra didattica digitale e tradizionale.
Di fronte a scuole che ancora guardano con sospetto l’integrazione di questi strumenti nel contesto scolastico, cogliere il valore aggiunto di una didattica integrata, ovvero in grado di combinare metodologie tradizionali e tecnologie, significa dare ai propri figli la possibilità di diventare cittadini digitali, critici e consapevoli e soprattutto capaci di rapportarsi a questi strumenti con consapevolezza, nel rispetto di sé stessi e degli altri. Se vuoi saperne di più in merito alle nuove metodologie, clicca sull’immagine qui sotto e scarica il glossario completo sulle metodologie didattiche all’avanguardia!