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Digital transformation: come sono cambiati gli ambienti della scuola

Scritto da WINS | 15 giugno 2018

Nel corso degli ultimi anni diversi organismi internazionali hanno sottolineato la rilevanza della digitalizzazione nel percorso scolastico. Questo tema ha ricevuto molta attenzione perché è la società stessa, evolvendosi, a richiedere che i giovani siano sempre più istruiti a livello di competenze digitali. Di innovazione a scuola ne abbiamo già parlato all’articolo “Scuola e innovazione: i nuovi trend nel mondo dell’educazione”, ma quale impatto ha avuto la digital transformation sugli ambienti scolastici e quali vantaggi permette di raggiungere? Scopritelo in questo articolo. 

 

 

I principali cambiamenti dettati dalla digital transformation

Un piccolo passo indietro: cosa intendiamo quando parliamo di competenze digitali? La capacità di sapere usare un tablet o uno smartphone? Certo, ma non solo: le digital skills sono “aspetti puramente tecnici, ma anche competenze intellettuali e capacità legate alla cittadinanza responsabile”. (Tornero, 2004, pag.31). Quindi, accanto all’apprendimento delle funzioni dei vari devices, i ragazzi devono anche essere guidati all’educazione critica delle tecnologie, alla selezione delle informazioni e ad una dimensione etica del loro utilizzo.

Gli ambienti scolastici all'avanguardia, per favorire l'apprendimento tecnologico e allo stesso tempo responsabilizzare i ragazzi all'uso consapevole dei devices, hanno subito diversi cambiamenti non solo strutturali:

  • Spazi didattici ripensati: la tecnologia ha modificato gli spazi interni alle scuole. Molte infatti hanno scelto di ottimizzare le aule con una distribuzione degli arredi in grado di promuovere l'apprendimento partecipativo e agevolare lo sviluppo di competenze trasversali. Ad esempio, la cattedra non è più disposta davanti a tutti i banchi, ma al centro dell’aula e le postazioni dei ragazzi vi sono disposte intorno a cerchio. In alcuni casi la scrivania dell’insegnante è assente, egli rimane in piedi e si sposta fra i banchi. Molte aule sono state dotate di LIM, Lavagna Interattiva Multimediale, e di altri dispositivi come i video proiettori. 
  • Classi dinamiche: attenzione agli spazi significa di conseguenza attenzione ai ragazzi, che sono visti come soggetti attivi e partecipi. In una classe dinamica i tuoi figli non sono più costretti a stare tutto il giorno nella stessa aula, aspettando l’arrivo dei diversi insegnanti per la lezione. Sono i professori a rimanere fissi in aula, mentre i ragazzi alla fine di ogni corso si spostano per andare a seguire il successivo. Questo genera un maggior senso di responsabilità negli studenti e li rende più autonomi fin dalla tenera età
  • Aule/laboratori specialistici: le aule vengono assegnate in modo specifico a determinate materie. In questo modo i docenti non dovranno più condividere un ambiente con i colleghi di altri corsi e potranno predisporre materiali e strumenti in autonomia. Ad esempio, i laboratori di scienze conterranno tutta la strumentazione per esaminare la materia nel dettaglio, mentre i laboratori di informatica avranno tutto il necessario per affrontare il mondo della rete, senza che i due spazi debbano condividere alcun elemento. Allo stesso modo per le attività artistiche o extra-curricolari. Così facendo, i tuoi figli otterranno un’educazione molto più verticale nelle singole materie
  • Flipped classroom: un nuovo modo di vivere la scuola. Gli insegnanti danno la lezione come compito a casa, così gli studenti fanno le ricerche, studiano ed approfondiscono fuori dall’aula, mentre il tempo a scuola viene usato per discutere lavorando in gruppi e organizzando presentazioni per i compagni
  • Politica BYOD - Bring Your Own Device policy: i ragazzi sono incoraggiati ad utilizzare la propria tecnologia in aula. Verrà insegnato loro ad usarla nel modo corretto, seguendo anche regole di rispetto e sicurezza per un utilizzo consapevole

I vantaggi degli ambienti così modificati 

Le aule all’interno delle scuole sono diventate degli spazi polifunzionali, duttili, che facilitano l’inclusione degli studenti, i quali ne beneficiano in molti modi. Ad esempio, non rimangono più passivi durante le lezioni: gli spazi ripensati permettono al docente di coinvolgere di più i propri studenti, e la didattica innovativa sostiene questo approccio. I ragazzi si confrontano di più, creano gruppi dinamici e inclusivi. Imparano così a vivere la scuola come uno spazio entro cui raccontare cosa hanno approfondito a casa, svolgono i compiti e ricevono il sostegno dell’insegnante direttamente sul posto. La possibilità di spostarsi da una classe all’altra permette loro di diventare più autonomi e responsabili.

In conclusione, la digital transformation ha portato una rivoluzione nel modo di fare scuola e nelle modalità di insegnamento. Il patrimonio di informazioni reso accessibile dalla rete oggi è difficilmente condivisibile nella sola forma testuale o nella struttura sequenziale di un libro, come poteva accadere fino a qualche anno fa. La società contemporanea valorizza competenze nuove, e le scuole devono essere pronte a formare i cittadini di domani con tutti i mezzi. Con l’adozione delle tecnologie gli ambienti scolastici acquistano un ruolo ancora più importante: non sono solo strutture che forniscono mere informazioni, ma diventano spazi dinamici che aiutano i ragazzi a comprenderne il valore.

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