In un contesto sempre più globale e con sempre meno punti di riferimento, educare i nostri figli sembra una sfida dall'esito incerto. Susanna Tamaro scriveva così, l'anno scorso, sul Corriere della Sera:
"Che adulti, che cittadini, che lavoratori saranno i ragazzi di queste generazioni abbandonate alla complessità dei tempi senza che sia stato loro fornito il sostegno dei fondamenti? Sono stati cresciuti con il mito della facilità, del tirare a campare, ma la vita, ad un certo punto, per la sua stessa natura pretenderà qualcosa da loro e gli eventi stessi inevitabilmente li porranno davanti a delle realtà che di facile non avranno nulla. Allora, forse, rimpiangeranno di non avere avuto insegnanti capaci di prepararli, di educarli".
Qual è, dunque, lo scenario futuro che accoglierà i nostri figli, e cosa verrà loro richiesto dal mondo di domani? Proviamo a immaginarlo.
Famiglia e scuola: una grande responsabilità
La famiglia e la scuola sono le due entità che più di ogni altra cosa hanno un peso determinante per il futuro dei giovani: insieme devono guidare, incanalare e valorizzare le loro energie, senza mai sopraffarne le volontà.
La scuola, nello specifico, deve servire non solo ad istruire gli studenti, ma a dare loro una cultura ampia e variegata, formando i futuri cittadini di domani. Proprio per questo, molte scuole adottano metodologie didattiche innovative, in grado di porre lo studente al centro del percorso di studi e veicolare non solo nozioni, ma anche competenze trasversali.
La famiglia, invece, deve sostenere le scelte dei propri figli, saperli consigliare e supportare, soprattutto nei momenti in cui l’impegno richiesto per ottenere risultati è alto.
Quali saranno le principali competenze richieste dal mondo di domani?
Secondo il World Economic Forum, alcune delle professioni più richieste nel 2022 saranno:
- Data analyst
- Developer - sviluppo software
- Specialisti in AI e machine learning
- Specialisti della trasformazione digitale
- Digital marketers
Un mercato, dunque, pervaso dalla tecnologia digitale. Quali sono le competenze chiave che le scuole devono insegnare ai giovani per affrontarlo?
- Lingue.
Avere accesso a lingue diverse molto spesso significa interiorizzare culture differenti. Nel mondo di oggi, conoscere almeno una lingua straniera riduce le distanze, permette di viaggiare, trovare lavoro all'estero e confrontarsi con il tema della tolleranza. L'inglese sarà, anche nel prossimo futuro, la lingua principale a livello internazionale: questo, unito al fatto che i ragazzi imparano più velocemente nei primi anni di vita, dovrebbe far valutare attentamente le scuole che offrono una preparazione internazionale in lingua inglese. Per un approfondimento: "Imparare una seconda lingua fin da piccoli: ecco perché conviene"
- Materie STEM.
Dall'inglese "Science, Technology, Engineering and Mathematics", questo acronimo rappresenta le materie scientifiche e le discipline ad esse collegate. Il mercato del lavoro già oggi necessita di professionisti in discipline tecnologiche e digitali, e ne serviranno sempre più: l'elenco delle professioni più richieste nel 2022 lo dimostra. Proprio per questo, quindi, al momento della scelta della scuola bisogna prendere in considerazione quelle che propongono soluzioni in cui le discipline scientifiche occupano la giusta importanza, e magari vengono insegnate attraverso metodologie didattiche all'avanguardia, che sanno sottolineare gli aspetti fondamentali di queste materie con un approccio "learning-by-doing". Abbiamo parlato di questa metodologia nell'articolo "Learning by doing: per imparare bisogna fare".
- Competenze trasversali. Le attività extra-curricolari incidono sulla formazione, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle soft skill o dette anche competenze trasversali. Da queste, infatti, prendere forma buona parte delle capacità ludico-artistiche dei ragazzi, ma non solo: insegnano etica e il rispetto delle regole, delle persone e delle culture. Ecco perché si dovrebbe scegliere una scuola che offre un'ampia scelta di attività: l'obiettivo di una buona educazione non è soltanto la padronanza delle competenze disciplinari, ma una complessiva capacità di partecipazione alla vita sociale e culturale della comunità.
Campus: vivere la scuola a tutto tondo
In un mondo che cambia velocemente, è fondamentale garantire a bambini e ragazzi uno spazio in cui crescere, che possa fornire tutti gli strumenti per vivere al meglio il loro percorso verso un futuro internazionale. In concreto, questo significa che la struttura dove i ragazzi passeranno gran parte della loro adolescenza deve essere un luogo piacevole da vivere, non solo come posto in cui studiare, ma come spazio in cui costruirsi le prime esperienze di vita.
Per questo motivo, quando arriverà il momento della scelta della scuola, è importante valutare anche la qualità del campus in cui cresceranno gli studenti: ci sono biblioteche, campi sportivi, laboratori attrezzati sia per le materie STEM sia per quelle artistiche? Esiste un auditorium in cui vivere le festività scolastiche o gli eventi? Sono presenti biblioteche adeguate? E la mensa scolastica, com’è predisposta?
In conclusione, il mondo di domani vedrà la società cambiare, per certi versi, e richiederà un cambiamento anche nelle modalità di educazione. La scuola dovrà insegnare competenze sempre più trasversali e sempre qualificanti per far fronte a questi cambiamenti: le macchine potranno anche sostituire l’uomo negli interventi più meccanici o pericolosi, ma non potranno mai sostituire la nostra intelligenza creativa e sociale.
Come fare, dunque, per scegliere nel migliore dei modi la scuola giusta per i tuoi figli? Clicca sull’immagine qui sotto e ottieni gratuitamente la nostra guida!