La centralità dello studente: cosa significa in pratica?

Nell'ultimo decennio il rapido progresso tecnologico ha cambiato profondamente il volto della società. All'interno di questo panorama anche la scuola ha subito importanti cambiamenti, di cui abbiamo parlato all'articolo "La digitalizzazione delle scuole: una visione d'insieme". L’esigenza della scuola di oggi è quella di fornire un metodo di apprendimento al passo con i tempi, per garantire ai giovani un futuro all’altezza delle aspettative.
Una delle direttrici del cambiamento è proprio lo studente, o meglio la sua centralità all’interno del percorso scolastico: l’obiettivo è quello di offrire un piano formativo più personalizzato e in linea con le skills richieste dalla società contemporanea. Un cambio di pensiero, quindi, che si traduce in un’evoluzione della metodologia didattica. Scopriamo insieme che cosa significa mettere lo studente al centro del curriculum scolastico e perché è importante. 

La trasmissione del sapere deve rinnovarsi

"Trasmettere non del puro sapere, ma una cultura che permetta di comprendere
la nostra condizione, e di aiutarci a vivere".. 
E. Morin (psicologo e sociologo)

Sempre più ricerche confermano che le conoscenze risultano efficaci e persistenti solo se vengono proposte in modo che chi apprende ne sia coinvolto in prima persona. Ad una metodologia didattica astratta e “statica”, fondata esclusivamente sull’apprendimento dai libri di testo, occorre contrapporre un approccio che tenga conto anche degli aspetti sociali ed emotivi, oltre che intellettivi.
In questo senso, la metodologia didattica è una variabile cruciale per il successo di una buona formazione. È infatti necessario porre lo studente al centro del processo educativo: puntare sulle sue potenzialità, utilizzare le conoscenze come pretesto per guidarlo a scoprire se stesso e a sviluppare anche le competenze trasversali.

Metodologie didattiche e spazi innovativi

La scuola deve diventare un ambiente d’apprendimento che possa soddisfare le esigenze cognitive e sociali degli studenti, tenendo conto anche delle trasformazioni presenti e future della società. Ma quali sono alcuni principi che pongono i ragazzi al centro del percorso di apprendimento?

1. Apprendimento attivo. Il learning by doing è una strategia didattica che pone l'alunno al centro del processo di apprendimento, coinvolgendolo in prima persona e stimolando il suo spirito di iniziativa. "Imparare facendo" è il miglior modo per insegnare agli studenti non solo a fare, ma anche a pensare. Esistono poi ulteriori forme di apprendimento attivo: apprendimento tra pari, attraverso la gamification e così via. In generale, tutte le forme di apprendimento attivo hanno in comune la centralità dello studente, la discussione come elemento fondamentale del processo di apprendimento e una valutazione continua, che non considera solamente il risultato finale del percorso.
2. Nuovi spazi della didattica. Consapevoli della loro importanza, molte scuole hanno ripensato gli spazi della didattica per promuovere l’apprendimento partecipativo, agevolare la comunicazione e lo sviluppo delle competenze trasversali. Attraverso il design degli ambienti, la distribuzione degli arredi e il supporto della tecnologia, le aule si trasformano per rendere le lezioni più interattive, coinvolgenti e dinamiche.
3. Flipped classroom. Un nuovo modo di pensare alla scuola. La classe capovolta funziona in modo che gli studenti, dopo aver studiato a casa, lavorano in classe su attività predisposte dal docente. L’inversione del rapporto casa-scuola crea stimoli interessanti e permette ai ragazzi di rivedere il rapporto con i luoghi dell’apprendimento, dando loro la possibilità di essere più indipendenti e di conseguenza più responsabili. 

Quelli che ti abbiamo illustrato sono solo alcuni dei principi di una didattica che pone lo studente al centro del suo percorso di studi. Per saperne di più sulle metodologie didattiche all'avanguardia, clicca sull'immagine qui sotto e ottieni il nostro glossario completo!