In un mondo che cambia con estrema velocità, anche la scuola è chiamata ad affrontare una sfida importante: diventare il centro dell’educazione per i futuri cittadini internazionali. Una prospettiva globale esige nuovi metodi di insegnamento e nuovi contenuti a completamento di quelli tradizionali. Come fare, dunque, per iniziare oggi a crescere e preparare i propri figli per un contesto globale? Ne parliamo in questo articolo.
La scuola: un insegnamento tridimensionale (fonte)
Se, da un lato, possiamo individuare tre principali attori che possono educare e crescere i giovani in diversi aspetti della loro personalità (scuola, famiglia e società), tre sono anche le dimensioni sulle quali deve lavorare una scuola internazionale:
Per il pieno sviluppo della persona, perciò, l’insegnamento deve essere a 360 gradi: una buona scuola deve tener conto dell’educazione motoria, musicale, artistica, linguistica e così via.
Al momento della scelta della scuola, quindi, è bene soffermarsi sul piano dell’offerta formativa per verificare che questo segua il più possibile i principi appena illustrati.
I sette saperi necessari all'educazione del futuro (fonte)
Edgar Morin, sociologo francese, nel 2001 ha scritto un libro intitolato “I sette saperi necessari all’educazione del futuro”. In questa pubblicazione si trovano le sette conoscenze, secondo Morin, che dovremmo insegnare ai nostri figli per permettere loro di cogliere tutte le opportunità del futuro. Ti consigliamo di leggerle e di fare attenzione se le scuole che stai valutando per i tuoi figli ne propongono lo sviluppo.
#1 Insegnare la conoscenza della conoscenza
La scuola che aspira ad un insegnamento globale deve introdurre e potenziare l’insegnamento dei caratteri cerebrali, mentali, culturali della conoscenza umana, dei suoi processi e delle sue modalità, delle disposizioni psichiche e culturali che la inducono a rischiare l’errore di valutare i propri strumenti e modalità di conoscenza come superiori rispetto ad altre. Una scuola che adotta un punto di vista critico rispetto al sapere e alla conoscenza ha più probabilità di formare dei giovani che sappiano mettere in discussione in modo intelligente il mondo che li circonda.
#2 Promuovere una conoscenza “pertinente”
Per conoscenza pertinente s’intende una forma di conoscenza capace di mettere in relazione le conoscenze globali con quelle locali.
Una scuola attenta alle esigenze dei giovani necessita di sviluppare la loro attitudine a situare tutte le informazioni non solo in un contesto, ma anche in un insieme. In poche parole, è necessario insegnare ai giovani con un metodo che permetta di cogliere le mutue relazioni e le influenze reciproche tra le varie discipline.
#3 Insegnare la complessità della condizione umana
L’essere umano è immerso nella natura, ma allo stesso tempo va oltre, con il pensiero. Morin sostiene che “l’uomo è nel contempo fisico, biologico, psichico, culturale, sociale, storico”. Questa unità complessa della natura umana, spesso, è completamente disintegrata nelle varie discipline oggetto d’insegnamento. Perciò serve una scuola che sappia riunire le conoscenze disperse nelle scienze della natura, nelle scienze umane, nella letteratura e nella filosofia affinché venga sempre tenuta in considerazione la nostra condizione umana.
#4 Insegnare l’identità “terrestre”
Qualsiasi essere umano, se messo a confronto con i problemi della vita e della morte, ha un’identità comune. Una scuola che ha a cuore un insegnamento che va oltre i confini nazionali, quindi, deve insegnare a riconoscere questa condizione umana che ci accomuna e proporre una visione planetaria della storia.
#5 Insegnare ad affrontare le incertezze
Predisporre la mente ai rischi, all’inatteso e all’incerto, è un modo saggio di progredire nella conoscenza del mondo. Una scuola che propone un insegnamento globale è chiamata ad insegnare delle strategie che permettano ai tuoi figli di affrontare i rischi, l’inatteso e l’incerto, per imparare a gestire l’ignoto con più certezze di successo. Questo, in effetti, è uno dei principi su cui si basa il profilo di uno studente che sceglie il Baccellierato Internazionale: puoi trovare un approfondimento al link “Quali sono le caratteristiche dell’IB learner?”
#6 Insegnare la comprensione
La reciproca comprensione fra persone, sia prossime che lontane, è vitale affinché le relazioni umane escano dal loro stato comune di incomprensione. Di qui la necessità di studiare l’incomprensione nelle sue radici, nelle sue modalità e nei suoi effetti per arrivare al cuore dei razzismi, delle xenofobie e delle forme di disprezzo. Una scuola che offre un’insegnamento della comprensione costruisce, per i nostri figli, delle basi solide di educazione alla pace.
#7 Insegnare l’etica del genere umano
Le scuole che aspirano a proporre un’educazione globale devono offrire una didattica capace di riconoscere il carattere ternario della condizione umana che consiste nell’essere contemporaneamente individuo, parte di una specie e parte della società. Ciascuno di noi porta dentro di sé questa triplice realtà.
Per questo motivo, al momento della scelta della scuola bisogna fare attenzione affinché gli insegnamenti proposti comportino non solo il potenziamento dell’autonomia individuale, ma anche una forma di partecipazione comunitaria e la coscienza di appartenere ad una comunità globale.
In conclusione, crescere e preparare i nostri figli per un contesto globale comporta scegliere una scuola che abbia la capacità di educare i giovani a considerare la loro natura “locale”, ma anche ad inserirsi in un contesto globale.
Quali sono le soft skills a cui la scuola deve preparare i nostri figli per il loro futuro internazionale? Scoprilo con la nostra infografica: clicca l’immagine qui sotto per riceverla gratuitamente!